I cinque principi guida per scrivere un buon CV?
Preciso, Breve, Personalizzato, Chiaro, Corretto.
Sembrano parole banali, scontate, ma spesso i CV hanno proprio questi errori basilari dentro. Imprecisione, confusione, errori e lunghezza sono i nemici della ricerca di lavoro.
Ricordati che il CV è un biglietto da visita, parla di te anche nel come si presenta e nell'impressione che dà al selezionatore. Ti piacerebbe che dicesse che sei frettolosa, sbadata e generica? Allora ascoltalo, rileggilo, parlagli di te e lui parlerà al posto tuo al meglio durante le ricerca di personale.
Ti parlo di tutto questo nel corso Trovare lavoro, dove trovi anche uno scaricabili su cosa scrivere nel Cv e le domande tipiche del colloquio di lavoro. Ma in questo articolo voglio intanto darti qualche dritta.
Come scrivere un curriculum efficace: consigli della psicologa del lavoro
La psicologa del lavoro sono io ;-) e come sai mi occupo di orientamento, selezione del persone e formazione. Gli anni di esperienza mi hanno portato a raccogliere alcuni consigli-guida su come puoi migliorare il tuo strumento principale per la ricerca di lavoro:
1. il CV deve essere preciso e dettagliato: non scrivere informazioni a caso, ma prenditi il tempo per recuperare le date precise, gli indirizzi dei tuoi precedenti datori di lavoro, gli attestati dei corsi svolti. Una volta fatto questo lavoro meticoloso, sarai a posto anche per futuri aggiornamenti. Mancanza di precisione sul CV denota anche mancanza di precisione sul lavoro, e a nessuna azienda piace un candidato pressapochista e impreciso
2. Il Curriculum deve essere breve e sintetico: se utilizzi il formato Europass il CV deve essere lungo all'incirca due pagine. Sintesi è la parola chiave: non deve essere il riassunto della tua vita ma un estratto degli eventi più salienti dal punto di vista professionale ed un riassunto delle cose che sai fare che interessano all'Azienda. Se non riesci a compattare nelle due pagine non preoccuparti, va bene lo stesso. L'importante è che sia graficamente chiaro (vedi il punto 4) e leggibile. PS: ricordati di scaricare il formato Europass in formato Word, non compilarlo direttamente online: questo ti permetterà di personalizzare maggiormente le celle di scrittura e togliere le parti che non ti interessano, guadagnando in spazi utili e ordinati.
3. Il Curriculum deve essere mirato e personalizzato: niente CV mandati a caso a tutti, ma meglio CV personalizzati per ogni azienda. O per lo meno, preparati almeno 3-4 tipi di CV per il tipo di azienda (alimentare, manifatturiera, metalmeccanica..) o per il tipo di profilo che potresti ricoprire (impiegata amministrativa, barista, impiegata ufficio import-export, promoter, impiegata commerciale, ...). Non vale il CV generico, serve un CV apposito per il tipo di profilo ricercato.
4. Il CV deve essere chiaro: deve essere leggibile! Sembra strano ma a volte i CV sono talmente densi di informazioni che diventano una grande confusione. Nel tentativo di compattare i dettagli, invece di sintetizzare, si tende a mettere dentro tutto, a discapito della grafica e della chiarezza delle informazioni. Evita i grassetti su tutto, ma evidenzia solo quello che davvero è importante. Chiediti: è più importante mettere in luce il nome della azienda dove hai lavorato o il tipo di ruolo svolto? O ancora le competenze acquisite? Controlla di uniformare il carattere del testo, evitando copia e incolla pericolosi.
Metti degli spazi: le parti bianche riposano gli occhi, evita uno scritto compatto e poco differenziato, ma organizzalo. Anche se non ti piace il formato europeo/europass del CV, non dimenticarlo: può aiutarti a organizzare le informazioni e gli spazi (leggi anche il post CV Europeo: Pro e Contro). Ps: ricordati di utilizzare l'allineamento "giustificato" (come da immagine a lato) dopo aver selezionato il tuo testo: dona un maggiore ordine e precisione al tuo documento, con un solo tocco del mouse! provare per credere
5. Il Cv deve essere corretto. Quante volte ci sono numeri di telefono sbagliati, e-mail o altre informazioni anagrafiche e di contatto con errori ortografici. Ricontrolla quello che scrivi prima di spedire il documento, sia nei recapiti che nei dettagli della tua storia professionale. Gli errori sono sintomo di disattenzione, poca cura, impazienza. Un errore di ortografia può scappare, ma prova a pensare: all'azienda piacerebbe se io mandassi al cliente un documento con errori di battitura? La risposta è no, quindi evita e rileggi!