Che cosa è il self empowerment veramente e scientificamente? Oggi si parla tanto di potere: Girl Power, Body power, Mind power, Empowerment femminile… ormai è ovunque. Divendando anche un termine un po' inflazionato.
L'idea comune è che sia un concetto "yeah" all'americana, in cui ci si esalta a vicenda a poter fare di tutto: "Yeah posso fare questo" oppure "Yeah posso fare l'altro", "Dai, basta crederci"!
Ma è davvero così?
In questo articolo voglio inoltrarmi negli studi di questo costrutto psicologico, iniziati per me nel 2002 all'Università degli Studi di Padova, e che porto avanti tutt'ora. Aiutando professionisti e aziende nel cambiamento e nell'aumento del proprio empowerment.
Self Empowerment: aumento del potere
Più letteralmente il self empowerment è un processo di potenziamento, "impoteramento".
Nello specifico è un potere personale, interno alla Persona. E quindi non relazionale su qualcun altro, ma proprio di te sulle tue possibilità future e sulle tue risorse.
In pratica hai tanto self empowerment quando hai più possibilità e senti di poter riuscire, poco quando ti senti in scacco, bloccato, fermo, impotente.
Si riferisce alle possibilità che la persona ha di essere o fare, e caratterizza il rapporto con qualcosa o con qualcuno nello specifico (ad esempio con un cliente, oppure quello che hai con la tua capacità di esporti, o di te con il modo di parlare in pubblico). Non hai possibilità se quella cosa per te non è possibile, tante possibilità se hai tanti modi per farla.
Dal termine alle teorie psicologiche
Il termine deriva dal concetto di empowerment, ipotizzato e scoperto in America negli anni '80 da sue psicologi di comunità (Rappaport 1981, Zimmerman e Rappaport 1988). Termine che è stato successivamente applicato a tanti ambiti, anche impropriamente diventando sinonimo di potenziamento generale, perdendo la sua scientificità originale e il legame con ricerche e studi scientifici.
Empowerment negli Stati Uniti
Questi psicologi hanno rilevato (come spiego anche in questo post di Instagram) che questa variabile psicologica, che sembrava caratterizzare alcuni pazienti e non altri, era correlata a:
- Speranzosità verso il futuro
- Locus of Control interno
- Tendenza a cercare in sè le risorse che servono
- Fiducia nell'utilizzo delle risorse personali
I due psicologi videro che questi elementi andavano di pari passo, erano quindi correlati. E approfondendo il loro studio, hanno scoperto che ciò che li legava era, appunto, una variabile nuova che chiamarono "empowerment".
Self Empowerment in Italia
Da questi studi effettuati partendo dall'osservazione della reazione dei pazienti alla situazione in cui si trovavano è sorta una vera e propria teoria, portata in Italia dall'ingegnere e psicologo Massimo Bruscaglioni. L'idea di questa teoria psicologica è che si possa aumentare l'empowerment della persona, aumentare questo suo potere interno personale e aiutandola a ottimizzare l'utilizzo delle sue risorse interne (talenti, competenze, capacità, conoscenze...).
Come si aumenta l'empowerment della persona o delle organizzazioni?
Attraverso colloqui individuali (anche già in un incontro) in cui il professionista del self empowerment aiuta il cliente a compiere step specifici (dalla ideazione di nuove possibilità ad un eventuale cambiamento). E in cui il focus è l'utilizzo delle proprie risorse e potenzialità.
Self Empowement: in quali ambiti?
In quali contesti si può applicare questa teoria psicologica?
Seppur gli studi iniziali di Bruscaglioni si sono concentrati sulle organizzazioni e l'ambito professionale, ora questa teoria psicologica è ampiamente applicata in tanti settori differenti.
Approfondimenti e pubblicazioni scientifiche
Per approfondimenti segnalo (libri e pubblicazioni):
- l'ambito organizzativo (contributi di Massimo Bruscaglioni)
- l'ambito sociale (con il lavoro di Stefano Gheno)
- quello sanitario (con l'applicazioni di Anita Cacitti, in particolare sull'obesità)
- quello del potenziale (contributo di Alessandra Pasinato)
Interessante no?!
E più scientifico e profondo del "yeah yeah" 😜