Un elemento, secondo me, da considerare per raggiungere i tuoi obiettivi è la distinzione tra sogno desiderio e fantasia. Le persone a colloquio, ma anche in frangenti formativi, spesso appena prospetto loro possibilità di intravedere nuove possibilità ed orizzonti, obiettano che si quella cosa la vogliono ma che è un sogno irrealizzabile.
Credo quindi sia per me importante fare una distinzione tra i tre aspetti, per meglio individuarne le differenze e per renderli utili al raggiungimento delle tue mete:
SOGNO
è un concetto spesso legato al sonno, alle immagini che durante il sonno ci sovvengono alla mente e ci appaiono reali. È quindi un’attività mentale spesso legata alla finzione, ad una cosa vana e passeggera che non è reale e non è possibile.
Il sogno è quindi per sua definizione, è legato a desideri, ricordi, immagini, sensazioni e pensieri che si manifestano durante il sonno o che sono talmente evanescenti da non potersi avverare.
DESIDERIO
è invece definito come un’aspirazione, un impulso, un movimento della volontà verso qualcosa che ci manca.
FANTASIA
è definita come la capacità della mente di inventare situazioni e figure, immaginazione, inventiva.
È un concetto spesso legato a quello di sogno, fantasma, inteso come cosa non reale che non è possibile. In senso dispregiativo è un termine legato a quello di capriccio.
Perché quindi questi concetti, seppur differenti, sono spesso assimilati?
Io credo che in qualche modo l’essere umano abbia paura ad avvicinarsi ai suoi desideri.
- Un po’ perché è bello desiderare in sé, ed avvicinarsi a realizzare un desiderio spesso si porta dietro il timore di non avere più niente da cercare.
- Poi secondo me c’è anche la paura di avvicinarlo e forse davvero realizzarlo, che forse potrebbe portarsi con sé una sensazione di abbassamento dell’autostima per non averlo fatto prima, o per non averci creduto da sempre, o per altre sensazioni legate ai killer, i problemi storici-soggettivi.
I desideri possono essere ostacolati, oltre che da problematiche e blocchi oggettivi, anche dalla credenza che siano alla stregua di sogni e fantasie, e quindi siano irrealizzabili.
Ad esempio un brano del filosofo Schopenauer è esemplificativo di questi concetti di paura intrecciata al desiderio:
Ogni volere scaturisce da bisogno, ossia da mancanza, ossia da sofferenza. A questa dà fine l’appagamento; tuttavia per un desiderio, che venga appagato, ne rimangono almeno dieci insoddisfatti; inoltre, la brama dura a lungo, le esigenze vanno all’infinito, l’appagamento è breve e misurato con mano avara. Anzi, la stessa soddisfazione finale è solo apparente: il desiderio appagato dà tosto luogo a un desiderio nuovo: quello è un errore riconosciuto, questo un errore non conosciuto ancora.
- A. Schopenauer. Il mondo come volontà e rappresentazione, Roma-Bari, Laterza, 1979, vol. II, p. 270
Quindi il concetto di desiderio può essere legato dalla Persona a quello di sogno e fantasia, forse per proteggersi ed evitare di lasciarsi trasportare e di incorrere così in autovalutazioni che abbasserebbero l’autostima.
Se realizzo il desiderio e non è come lo immaginavo rischio di uscirne insoddisfatto? Non è detto, forse d’altra parte se raggiungo il mio obiettivo resterò, per qualche istante almeno, senza altro a cui tendere. E infine, se realizzo il desiderio a cui magari anelo da anni, sarò costretto a fare una valutazione personale sul perché non l’ho raggiunto prima se era possibile e realizzabile.
Inoltre: “I sogni son desideri… tu sogna e spera fermamente dimentica il presente e il sogno realtà diverrà” cantava Cenerentola di Walt Disney, e in effetti questi concetti spesso si accavallano fra loro.
I nostri sogni, desideri e fantasia si sviluppano e nascono dalle nostre stesse esperienze di vita
Non credo si possa sognare qualcosa che non si è anche solo minimamente esperito, anche solo per un istante, anche solo per apprendimento vicario dagli altri. Tutto deriva dalla nostra mappa mentale, dal nostro vissuto.
E credo che la stessa matrice sia anche del desiderio. Si può desiderare qualcosa che non si è visto, ascoltato, sentito, vissuto?
Credo infatti che per desiderare non sia necessario già aver vissuto quella cosa (penso ad un viaggio, oppure ad una cosa ambita, ad una persona), però penso che quell'oggetto del desiderio debba essere almeno presente, attraverso una categoria, un vissuto, un sentimento, nella nostra mente.
Come evitare questa confusione e concretizzare i tuoi obiettivi e desideri? Esercizi e regole d'oro.
Accetta che desiderare è bello, è vitale.
Abbiamo già detto come desiderare sia bello in sé, e quindi accettalo. Lascia correre i tuoi pensieri, mira alto, punta in alto e non censurarti
Vietato fare l'analisi di fattibilità.
La confusione nasce dal fatto che pensi che sia tutto irrealizzabile, quindi fai da subito l'analisi di fattibilità del tuo desiderio e obiettivo. E questo demotiva, perché se miri in alto davvero, è palese che sarà magari un percorso lungo, che è una meta importante e quindi non così semplice da raggiungere (altrimenti lo avresti già fatto, giusto?. Quindi i tuo cervello ti dice: "è un sogno, è solo una fantasia"... e quindi lasci perdere. Vietato analizzare, il primo passaggio è lanciare avanti, oltre l'ostacolo. Coltivare e far crescere il proprio desiderio prima di analizzarlo e capire se è fattibile.
In ogni caso, non ti serve capire se è fattibile.
Il desiderio è bello in sè, lo abbiamo già detto. Quindi a cosa ti serve fare capire se è fattibile. Se lo hai pensato è fattibile per forza (almeno che tu non abbia pensato a cavalcare l'unicorno - fino a prova contraria - o fare l'astronauta, che magari per la tua età e corporatura è proprio impossibile). Sono profondamente convinta che tutto sia possibile, non credi? Volere è potere, te lo senti dire spesso, no?!
Allenati ai desideri
Penditi un momento per te per scrivere su un foglio i tuoi desideri, almeno 5!
I desideri possono essere contrastanti tra loro
Una volta che avrai scritto questi desideri, non preoccuparti di come conciliarli, o ancora della loro fattibilità. Esplorali fino in fondo, scrivi per ciascuno di essi una paginetta.
Mira alla luna male che vada cadrai sulle stelle
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